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Siamo presenti alla fiera di Grottaferrata – 22 / 30 marzo 2025

L’Amministrazione comunale di Grottaferrata è orgogliosa di presentare la 425ª edizione della Fiera Nazionale dell’Artigianato e dell’Enogastronomia, che si terrà dal 22 al 30 marzo 2025 negli spazi adiacenti alla millenaria Abbazia di San Nilo. Un’opportunità unica per riscoprire i sapori e le tradizioni culinarie italiane.

In occasione del Millenario della Consacrazione della Chiesa di Santa Maria, il Comune ha deciso di rinnovare profondamente il format della storica Fiera, che vanta una tradizione di oltre quattro secoli. Per la prima volta, l’evento sarà dedicato in modo particolare alle aziende e agli operatori del settore, con un concept fieristico pensato per valorizzare il loro lavoro, coniugando tradizione e innovazione.

Come molte fiere medievali, anche quella di Grottaferrata nacque in concomitanza con importanti festività religiose che richiamavano folle di pellegrini. L’esigenza di ristorare e rifornire i viaggiatori portò alla presenza di mercanti, che iniziarono a scambiarsi merci, dando origine a mercati periodici. Il termine “fiera” deriva proprio dal latino “feria”, legato alle festività religiose.

Nel 1024, vent’anni dopo la fondazione dell’Abbazia di Santa Maria da parte di San Nilo da Rossano, alla struttura venne annessa la chiesa di Santa Maria. Questa divenne rapidamente meta di pellegrinaggi, soprattutto dopo che due papi del XIII secolo concessero indulgenze speciali a chi la visitava nelle domeniche e nelle festività dedicate alla Madonna. L’icona della Madre di Dio, salvata dall’incendio di Tuscolo, ancora oggi si trova sull’altare maggiore della chiesa. Le festività dell’Annunciazione di Maria (25 marzo) e della sua Natività (8 settembre) divennero momenti cruciali per il commercio di prodotti legati alla vita contadina e pastorale, con la vendita di animali vivi, carni salate, utensili agricoli e suppellettili domestiche.

Un elemento caratteristico della Fiera era l’usanza di adornarsi con una rosa finta e un pennacchietto di vetro filato: le donne la portavano tra i capelli, gli uomini sul cappello. L’evento era anche un’occasione di svago, con la presenza di saltimbanchi, attori girovaghi, prestigiatori e musicisti. Personaggi di alto rango, dame e cavalieri partecipavano alla Fiera in un’atmosfera di festa e mondanità. Una celebre tela di Agostino Tassi, realizzata nel 1600, raffigura la Fiera di Grottaferrata come un grande evento all’aperto, in cui nobili e popolani si mescolano in un vivace picnic.

La sicurezza durante la Fiera è stata a lungo una priorità, a causa dell’abbondante consumo di vino dei Castelli. Nei documenti storici si trovano numerose richieste di rinforzi per garantire l’ordine pubblico, con l’impiego di sbirri e gendarmi durante il periodo pontificio e, successivamente, di carabinieri e forze dell’ordine dopo l’Unità d’Italia.

Fino alla metà del XVIII secolo, la Fiera di settembre era la più importante, ma nel tempo quella di marzo divenne predominante, attirando un numero crescente di mercanti e visitatori. La Fiera di settembre, complice la moda delle vacanze estive e la concorrenza di altre fiere nazionali nate nel XIX secolo, ha perso progressivamente rilevanza commerciale, trasformandosi oggi in una rievocazione storica, curata da associazioni culturali locali con il nome ‘Na vota c’era.

Nel 1988, la Fiera di marzo ha assunto la denominazione di Fiera Nazionale dell’Agricoltura, Commercio, Artigianato e Piccola Industria, adattandosi ai nuovi interessi economici e arricchendosi di eventi culturali, sportivi e artistici. La crescita di Grottaferrata, da borgo a Comune autonomo nel 1848, ha portato all’espansione dell’area espositiva, che si è spostata lungo le principali strade cittadine per poi trovare sede, dal 1996, in una vasta area su viale San Nilo, occupando 14.000 mq, di cui 5.000 coperti da tendostrutture.

Un punto di svolta nella storia della Fiera si ebbe nel 1966, quando l’ENPI (Ente Nazionale Prevenzione Infortuni) la scelse come sede per la promozione di macchinari agricoli innovativi, particolarmente sicuri e adatti ai terreni collinari. Grazie a un concorso nazionale con premi prestigiosi, alla partecipazione di numerose aziende del settore e alla riorganizzazione della Fiera per settori merceologici, la manifestazione ottenne il riconoscimento ministeriale come Fiera Nazionale di Macchine Agricole e Prototipi per la Lavorazione dei Terreni.

Oggi, la Fiera di Grottaferrata continua a rappresentare un evento di grande richiamo, capace di unire storia, cultura e innovazione, mantenendo viva una tradizione che dura da oltre quattro secoli.

Un evento storico e culturale con una tradizione secolare che rappresenta un punto di riferimento
per il territorio, che nella sua ultima edizione ha attirato quasi 50.000 visitatori da tutta Italia.

La fiera offre una vasta esposizione di prodotti artigianali, enogastronomici e agricoli, valorizzando le eccellenze
locali e promuovendo la cultura del “Made in Italy”. Oltre agli stand espositivi, sono previsti eventi collaterali come
mostre d’arte, spettacoli folkloristici, convegni e laboratori tematici dedicati alla tradizione e all’innovazione con
particolare attenzione è rivolta ai prodotti tipici del Lazio, come il vino dei Castelli, l’olio extravergine d’oliva e i
salumi, che possono essere degustati e acquistati direttamente dai produttori.

Come raggiungerci

La Fiera Nazionale di Grottaferrata è facilmente raggiungibile grazie alla sua posizione strategica nei Castelli Romani, a circa 20 km da Roma. Ecco le principali opzioni per arrivarci:
In Auto
Da Roma: Prendere il Grande Raccordo Anulare (GRA) e uscire all’uscita 21-22 verso Anagnina/Grottaferrata
Da altre città: Autostrada A1, uscire al casello Monte Porzio Catone e seguire le indicazioni per Grottaferrata
Parcheggi: Durante la fiera sono disponibili aree di parcheggio dedicate nei pressi dell’evento
In Treno
Da Roma Termini: Prendere un treno regionale per le stazioni di Frascati o Ciampino.
Da Frascati: Raggiungere Grottaferrata con un autobus locale (linea Cotral o servizio urbano).
Da Ciampino: Prendere un autobus Cotral diretto a Grottaferrata.
In Autobus
Da Roma (Anagnina): Prendere un autobus Cotral con destinazione Grottaferrata
In Aereo
Dall’Aeroporto di Ciampino: Raggiungere la stazione ferroviaria di Ciampino con un autobus o un taxi
A Piedi o in Bicicletta
Chi abita nei dintorni può godersi una passeggiata o un giro in bicicletta lungo le pittoresche strade dei
Castelli Romani, approfittando del paesaggio suggestivo. Per ulteriori informazioni su orari e dettagli del
trasporto pubblico, si consiglia di consultare i siti ufficiali di Cotral o Trenitalia.

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